I ragazzi della “Gen Z” ammettono di fingere al lavoro di conoscere l’AI

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Un recente sondaggio condotto da LinkedIn ha rivelato una tendenza interessante tra i professionisti della Generazione Z, tra i 18 e i 26 anni, sul luogo di lavoro. Lo studio ha scoperto che il 40% dei giovani professionisti ammette di fingere di avere una comprensione più approfondita dell’intelligenza artificiale (IA) di quanto effettivamente possiedano per apparire più competenti.

Questo comportamento evidenzia una crescente preoccupazione in questa fascia demografica riguardo al rimanere rilevanti in un panorama tecnologico in rapida evoluzione.La ricerca indica che i lavoratori della Generazione Z sono il 10% più propensi rispetto alla popolazione generale a falsificare la propria esperienza con gli strumenti di IA sul posto di lavoro.

Quasi la metà dei partecipanti al sondaggio ha espresso di sentirsi sopraffatti dalla tecnologia e teme di restare indietro, con il 41% preoccupato che i colleghi siano più informati sull’IA di quanto lo siano loro. Questo senso di pressione nel tenere il passo con gli avanzamenti tecnologici sta spingendo alcuni giovani professionisti ad esagerare la propria familiarità con l’IA.I dati di LinkedIn evidenziano ulteriormente la crescente domanda di competenze legate all’IA nel mercato del lavoro.

Da novembre dell’anno precedente, c’è stato un significativo aumento globale di 21 volte nelle offerte di lavoro in lingua inglese che menzionano le nuove tecnologie legate all’IA. Questo aumento riflette l’importanza crescente delle competenze legate all’IA in vari settori e la necessità per i professionisti di adattarsi e acquisire nuove competenze per soddisfare i requisiti lavorativi in evoluzione.

I risultati di questo sondaggio mettono in luce le sfide affrontate dai lavoratori della Generazione Z nel navigare le complessità della tecnologia dell’IA e sottolineano l’importanza dell’apprendimento continuo e dello sviluppo per prosperare nell’era digitale odierna. Poiché l’IA continua a plasmare il futuro del lavoro, l’onesta riguardo alle proprie competenze e un approccio proattivo nell’acquisire nuove competenze saranno cruciali per rimanere competitivi e avere successo sul luogo di lavoro.